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PREMIO SEZIONE RACCONTO INEDITO Con questo bel racconto scritto con genialità e senso
dell’umorismo, Mara Ferraro descrive il rapporto fra moglie e marito che con il
passare degli anni si fa sempre più apatico, noioso, indifferente. L’io narrante
è quello della donna, una casalinga frustrata dalla solita routine: fare la
spesa, far da mangiare, lavare i piatti, accudire la casa, crescere i figli e,
naturalmente, accontentare il marito stando accorta a non suscitare le sue ire.
È una storia ben descritta, racchiusa in una decina di pagine, in cui la donna
rivive i bei tempi di quando erano due giovani sposi che giocavano felici a
rincorrersi, a farsi le fusa; allora c’era un desiderio reciproco di cercarsi,
di stare vicini, e lei ci teneva ad essere bella, sensuale. Ora invece era tutto
cambiato. Suo marito si era adagiato, aveva tutto ciò che gli piaceva:
l’abbonamento a Sky, il Passat nuovo, l’ADSL, la play station dei figli, e
passava le serate a guardare la TV. Lei invece era lì, a granare i fagioli.
Tace, è rassegnata, sa che ribellarsi non serve, e sogna ad occhi aperti di
scappare lontano, di librarsi nell’aria, di volare via, lontano da tutti... Ma
sa che non ne avrà mai il coraggio: la sua vita, anche se appiattita, continuerà
ad essere lì, accanto al marito e ai figli. Per questo testo l'autrice Alessandra Santini ha ricevuto la Targa con la piumetta d’oca in oro di Penna d’Autore, e una copia dell'Antologia del Premio. Per tornare alla pagina precedente |