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PREMIO SEZIONE RACCONTO INEDITO Con questo racconto Alessandra Santini ci narra la storia di
una giovane archeologa, Giulia, che durante una ricerca nei sotterranei di un
antico castello, si imbatte in una giovane donna che le racconta una storia che
ha dell’incredibile. Dice di chiamarsi Junius, e di essere vissuta 400 anni
prima. Lei e le sue due sorelle erano state condannate per stregoneria, e per
questo erano finite sul rogo. Giulia non crede nelle favole, ma quella donna
sembra davvero venire da un altro mondo, con quel volto etereo, bianco come
neve, esile come un fantasma. Le dice che ha bisogno del suo aiuto, perché la
sua anima vuole finalmente riposare in pace. Parla di un talismano che doveva
essere disegnato in quello stesso luogo in cui la vita l’aveva abbandonata, e
durante il racconto accompagna la sua mano a tracciare sul muro i due triangoli
intrecciati che formano l’esagramma del sigillo. Sembrava tutto un sogno, un
fatto irreale, ma quando il mattino dopo Giulia si sveglia e torna nei
sotterranei del castello scopre che qualcuno ha disegnato il talismano con
l’incisione in rosso della lettera J.: «Junius!». Capì allora che a volte capita
d’oltrepassare il confine e che è possibile incontrare persone vissute altrove,
perché ci sono luoghi, su altre dimensioni, fermi nel tempo, che aspettano anime
pronte ad esplorarli. Per questo testo l'autrice Alessandra Santini ha ricevuto il Diploma di Secondo Premio, una copia dell'Antologia del Premio e l'assegno di 200,00 euro. Per tornare alla pagina precedente |