Siamo di fronte a un libro dal contenuto di grande spessore. È un romanzo-inchiesta sulle bombe del 1992-93 scritto da due autori che si celano sotto lo pseudonimo Tersite Rossi.
Il giornalista Antonio Castellani, dopo aver scoperto in anticipo gli scandali di Tangentopoli e Gladio, indaga sugli intrecci tra mafia e politica. A guidarlo c'è una serie di criptici messaggi firmati dalla misteriosa sigla G.P.
Mentre Cosa Nostra insanguina l'Italia con gli omicidi dei giudici Falcone e Borsellino, Antonio sembra avvicinarsi a scoprire sconvolgenti verità.
Negli stessi anni, un piccolo paesino del Nordest, Gazzolino, è movimentato dalle azioni di un gruppo di ragazzi che sogna il grande cambiamento e non esita a scontrarsi con gli interessi dei potenti locali e l’indifferenza della gente. Sarà un'incredibile serie di casualità a far incrociare nel gennaio del '94 i destini di Antonio e quelli del grupppo, in un rocambolesco epilogo ricco di colpi di scena.
Il volume ha il sapore di un romanzo costruito su una puntigliosa documentazione storica, scritto con dovizia di particolari e capace di parlare, con ricchezza di parole, alle inquietudini più diverse di noi uomini di questo primo scorcio di millennio.
Per l’importanza monumentale dei fatti così importanti riportati dai due autori e per il grande significato e spessore culturale, Penna d’Autore ha assegnato a Tersite Rossi il Terzo Premio Assoluto 2011.