Mario Giulio Di Risio

PRIMO CONCORSO NAZIONALE
Poeti e Scrittori Uniti in Beneficenza
 

4° PREMIO EX AEQUO
Mario Giulio Di Risio di Casalbordino (CH)
 
per il racconto
L'ASCESA

Pietre, spuntoni di roccia e radi arbusti mi tengono compagnia, guardo il pianoro sottostante: in lontananza la chiesa dedicata a San Giacomo, di fronte il Krizevac, sono alla ricerca di un segno, alcuni hanno visto il sole sdoppiarsi o roteare, la croce sul monte fiammeggiare, altri ancora delle scritte in cielo, per me niente di tutto questo, solo delle nuvole che si librano come un bianco gregge al pascolo. Sono deluso, quasi mi chiedo cosa sono venuto a cercare in questo posto, mi hanno quasi trascinato: «Senz’altro troverai una risposta alla tua angoscia». Angoscia e delusione nel sentirsi dire: «Non ti amo più». Proprio così e la fine di promesse e speranze.
Continuio a salire con la mia rabbia: in questo momento vorrei bruciare il mondo! Ecco sono giunto sul Podbrdo: uno spiazzo circolare disseminato con tante croci, lì la Madonna si è mostrata per la prima volta ai veggenti; c’è chi prega in ginocchio, qualcuno allungato per terra, quasi a volersi annullare, altri silenziosi e assorti.
Mi siedo, avverto un leggero vento e in esso quasi una voce o come un sussurro di canto melodioso, sarà qualcuno che prega o canta, mi sovviene di pensare, mi guardo intorno, mi accorgo per un momento che sto perdendo la cognizione del tempo, mi avvolge una nebbiolina azzurrognola che mi sta trasportando in alto verso quelle nuvole e da quell’altezza sembra poca cosa la terra con le sue angosce e una sensazione di pace, di grandissima pace è in me, non capisco cosa mi stia accadendo, ma sono felice come non lo ero mai stato.
Qualcuno mi chiama e mi scuote:
«Dormi? Su, dobbiamo andare».
Mi alzo, mi sembra di volare, e, mentre scendo, comincio a salire un sentiero diverso con una luce nuova nel cuore.

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