Vera Risi

PRIMO CONCORSO NAZIONALE
Poeti e Scrittori Uniti in Beneficenza
 

3° PREMIO
Vera Risi di Valentano (VT)
 
per il racconto
FUGA IN EUROPA

Gli occhi neri di Amal si spalancano contro la luce dorata dell’alba.
Il mare di Al Lathqiyah sembra scintillante come sempre. Ma non più per lei.
Ora si è tramutato in un baratro di paura, un buco nero da attraversare.
Sdraiata nella grotta, allunga un braccio a cercare i corpi di Youssef e Seif.
Grazie al cielo sono ancora lì, vicini a lei, stretti stretti.
Pensa alla notte appena trascorsa: le tuonano ancora nella testa le grida disperate dei bambini rapiti in città dai jihadisti. È stata una notte buia, scaldata solo dal fuoco acceso nella grotta. Ancora non riesce a credere che Youssef sia riuscito a mettere in salvo lei e il piccolo Seif.
Ora non resta che scappare via dalla Siria, via dagli orrori.
Ha paura, Amal. Vorrebbe essere in qualsiasi altro posto.
E invece sta lì, con la faccia dritta a sfidare il suo destino. Se non per lei, almeno per il piccolo Seif, nato solo sei mesi fa.
Scuote il corpo di Youssef, è ora di andare.
Youssef sgrana gli occhi. Tacendo le sfiora le labbra, come per assicurarsi che la sua dolcezza sia ancora tutta lì.
Pensa al sogno appena fatto, una voce che dice “alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Europa”.
Afferra il bambino, prende per mano Amal e si avvia verso il molo.
La barca è lì. Saranno più di cento a bordo. Lo scafista gli batte un colpo sulla spalla: vuole i soldi. Youssef cerca rapido nelle tasche. Paga.
Mentre la barca salpa, i tre si stringono vicini.
La costa di Al Lathquiyah si allontana, diventa una sottile riga gialla.
Seif sorride, nell’ingenuità disarmante dell’innocenza. Non può sapere cosa lo attende.
Amal e Youssef invece sanno. Sanno che dovranno passare due frontiere.
Sanno che d’ora in poi saranno clandestini.
Sanno che niente sarà più come prima. Tranne la speranza.

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