Poesie di Salvatore Leone

 

poesie di SALVATORE LEONE 

        LA VISIONE DI UN SOGNO
        Stilla la clessidra
        a calcolar la vita
        e il tempo scorre.
        Le ore tremulano.
        E tu ancora
        guardi e sorridi
        agli astri del cielo.
        Inghirlandati dalla luce
        dei tuoi occhi
        stillano e cantano
        e la melodia dell'onda
        risveglia nel cuore
        la visione d'un sogno
        fugace e lontano.
        Ora ho incatenato
        la realtà del sogno
        con fievole musica di parole
        e di versi ritrovati.
        Io a te li ritorno
        per rivivere insieme
        tra coriandoli di silenzio
        l'ultima ebbrezza d'amore
        ancora per un giorno
        e solo ancora
        per un giorno infinito.
        
        
        
        
        IL SOLE È TRAMONTATO
        Salve amore.
        Gli astri si sono inceneriti
        in scintill&igraveo di cristalli.
        Solo la luna piange.
        Io non tengo più lacrime.
        Quelle che avevo
        le ho bruciate tutte.
        
        Il sole s'à raggomitolato.
        I fiori si sono appassiti
        ed io fermo all'orizzonte
        grido al cielo dardi che feriscono
        ed aspetto ali e voci d'alba.
        
        Ora
        in questo momento
        assorto e sommerso
        nulla posso darti.
        Posso darti solo la luna
        e non il sole.
        Solo il mio cuore
        e non l'aurora.
        
        
        
        
        
        IO AMO D'AMORE
        Nel carrubo
        nidifica la gazza
        dal cuore piumato
        bianco e nero
        Io amo d'amore
        perché ti amo
        e come gazza ladra
        rubo il tuo cuore
        per volare in alto
        a spandere nettari di colori
        profumi di zagara
        e violette di campo.
        
        Che tristezza:
        Essere sole
        e non scaldare.
        Essere «Stella»
        e non brillare.
        Essere cuore
        e non palpitare.
        Essere gemma
        e non sbocciare
        e cadere come foglia
        ai confini dell'autunno.
        
        E così il sogno
        travolse di lacrime la luce.
        
        Copyright © 1994

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