Poesie di SEBASTIANO DICIASSETTE
Poesie di Sebastiano Diciassette
A TAVOLA
Materna la psicosi
mi circonda dolcemente
ed uno sguardo fisso
è il suo modo di baciare,
l'acqua che si versa
è il respiro dell'angoscia
tra i rumori dei bicchieri
e il bisbiglio del TG,
occhi dentro i piatti
mentre il tempo ci tortura,
deglutire e masticare
masticare e deglutire
è il serrato conversare.
Fraterno il tovagliolo,
compagne le posate,
e i cracker son più vivi
di tutti i commensali.
SULLA LINEA DEL DISASTRO
Contorto da sempre
come un chiodo arrugginito
aspetto invano
il colore di un'emozione;
le sedie mi fissano in cerchio.
Questa vita è troppo lenta.
LAVORI IN CORSO
Lavorano sul mio cervello
lavorano sulla mia testa
non riusciranno mai
ad entrare.
Copyright © 1997
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