Fratello,
tu che vieni nella mia terra
non strapparmi il crocifisso.
Ti dico che la croce del mio Dio
è la prova di un amore
e il sangue che tu vedi
è un seme di speranza.
Fratello,
tu che entri nella mia vita
non strapparmi il crocifisso.
Ti dico che quel segno che tu temi
rende grande il mio coraggio,
apre pronte le mie braccia
a chi è solo e disperato.
Fratello,
tu che bussi alla mia anima
non strapparmi il crocifisso.
Non rubarmi dalle mani
la ragione dei miei giorni.
Non volere la mia morte
la tua morte.
Fratello,
non strapparmi il crocifisso!
Ti prego... ascolta la mia voce.
Lascia vivo nei miei occhi
il trionfo del perdono.
Quella croce che tu odi
è la luce di chi prega
è la via della pace
senza sangue
senza tempo.
Per questa poesia Vitantonio Boccia ha ricevuto il Diploma di Primo Premio,
la Medaglia d'Oro con la piumetta d'oca in oro di Penna d'Autore, e l'Antologia
con le opere finaliste.