E all’improvviso
ti senti nuda
senza più voce
senza attese
ed è silenzio:
tenebre nella notte
infinita agonia
spazi pieni di vertigine.
Non sai più chi sei
ti chiedi dove stai andando
dove sia il tuo posto
nel dramma del mondo.
È allora che dalle viscere
sale il grido della fede:
l’Umiliato, l’Offeso
l’Appeso alla croce
piange geme
s’incarna
nel tuo decadimento
nella tua miseria
nella tua grandezza
e si fa voce che parla
nella vita che continua.
Per questa poesia Marisa Giaroli ha ricevuto la Medaglia d'Argento con la piumetta d'oca
d'argento di Penna d'Autore, e l'Antologia
con le opere finaliste.