Albo d'oro

 

PRIMO PREMIO TROFEO PENNA D'AUTORE
MEMORIAL SERGIO MARTINELLI
SEZIONE A (poesie singole a tema libero)

LENIO VALLATI di Sesto Fiorentino (FI)

NON DIRMI
Non dirmi che la tela si scolora
mentre nel vento corrono le foglie.
Se c’è un riflesso bianco tra i capelli
sarà il sole che gioca a nascondino
tra le chiome del cielo,
se le mani mostran solchi assetati
come campi d’agosto e vene scure
sarà il rinnovarsi della nuova stagione
che chiede nuova linfa.

E non voglio sentire questa sera
parole d’abbandono
mentre ti accarezzo dolcemente il viso
e ti guardo negli occhi.

Se una nube scura li attraversa
saranno stormi di liberi pensieri
diretti in volo verso l’imbrunire,
se una lacrima compare sulla soglia
del tuo volto ancora di bambina
sarà una perla caduta questa sera
dal forziere dorato delle stelle
a rischiararci la strada del domani.


VECCHIO
Non ho ancora tolto il vestito
della scuola,
quello tutto nero
col colletto bianco e il fiocco blu,
e ancora
dietro al banco continuo
a trascorrere i miei giorni
e ad ascoltare i dolci versi
declamati
dalla mia maestra di allora.
No,
non ho ancora tolto il vestito
della scuola,
e ancora attingo
al vecchio calamaio
la mia innocenza antica di bambino.
Sul foglio bianco,
traccio parole
col pennino di allora,
a ricercare emozioni fanciulle
che ancora adesso
mi scaldano il cuore.
E scorgo ancora,
nei miei occhi stanchi
di vecchio,
il desiderio di scoprire cose nuove
e la voglia sconfinata
di una carezza.



SOLIDARIETÀ
Relegato nel silenzio della tua anima
tu non vedi, amico mio,
luci e colori
di questo mondo meraviglioso.
Per te è sempre notte.
E tu, racchiuso
nell’angusto guscio
di una sedia a rotelle,
vorresti correre e gridare
all’universo intero
il tuo desiderio di amare.
Tu pure non odi
il sospiro del vento
che si impiglia tra le fronde
del tuo albero muto,
né il bisbiglio dell’alba o del tramonto.
Io vorrei squarciare per voi
il velo della notte
che ricopre lo sguardo,
vorrei portarvi in volo
verso mondi sconfinati,
vorrei farvi ascoltare
il dolce respiro dell’universo.
Ma non sono che un uomo
che vede, che cammina, che parla,
che ascolta
e può donarvi soltanto
la sua solidarietà.

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