QUINTO PREMIO TROFEO PENNA D'AUTORE MEMORIAL SERGIO MARTINELLI SEZIONE B (poesie singole a tema libero) EGIZIA MALATESTA di Massa Consonanze Scorre il silenzio tra le foglie di questo Autunno lento che avvolge i filari già spenti in un intreccio sottile di pioggia. La nebbia si veste d’opaco, avvolge i confini e li spoglia: io sono nell’aria un distacco di foglia che cade e la pioggia che bagna, che scende dagli occhi di pietra di un angelo chino su strati d’Autunno. Lì sotto ho nascosto un dolore e tu lo sai perché mi somigli, così pronto a cercare migrando il tuo senso, così fragile (in fondo) quando anneghi nel vino i pensieri e ricadi sconfitto sui tuoi passi incerti. In queste consonanze d’Autunno forse dovremmo brindare insieme all’inganno dell’ombra che insegue il destino, io coi miei tarli davanti al camino a contare le sere, tu che riesci comunque a sognare sotto una coperta di cartone e ti scaldi al fuoco del bicchiere. Sarà forse... Sarà il silenzio di queste pareti dissonanti o forse... l’odore di neve che cerco e che manca alla neve di sigaretta caduta incautamente sul pavimento della stanza..., sarà questo giorno da cartolina in bianco e nero dimenticato tra i fogli sparsi dei giorni che brucio lentamente nel camino a far affiorare quel male sottile dell’anima, quell’indefinita, agrodolce malinconia che mi prende e mi porta per mano lungo gradini di risacca a cercare un ormeggio alla tristezza. Ma io che vado di giorno in giorno a costruire orizzonti col pensiero non lascerò che questi confini d’ombra mi racchiudano il cuore, e bevendo sorsi d’aria chiara cercherò ancora un soffitto di cielo che mi restituisca la vertigine del volo poi, come sempre, mi abbandonerò all’indulgenza lieve della sera. San Lorenzo Sulla spiaggia sudata dell’estate ora sfumano le ombre. Una vela lontana tesse la trama dell’orizzonte e il grido di un gabbiano solitario in volo annuncia la sera che appare indossando lo scialle del tramonto. Un filo di spuma leggera ricama incessante la riva e gli scogli protesi ad ascoltare le leggende del mare mentre l’ultima larva di luce sparisce in un nulla di cielo... Così la mente riposa ed ogni cosa è fasciata di calma, immobile, quasi sospesa nel buio che avanza ad aprire la danza delle stelle che si scuciono una dopo l’altra dalla trapunta del cielo: notte di San Lorenzo, notte di meteore e di sogni splendenti e brevi come faville, notte di mille e una stella riflesse negli occhi di chi è capace di stupirsi ancora quando la luna dispersa riappare e raccoglie quei sogni sospesi come perle d’acqua sul mare.
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