SECONDO PREMIO TROFEO PENNA D'AUTORE MEMORIAL SERGIO MARTINELLI SEZIONE B (poesie singole a tema libero) FRANCA MARIA CANFORA di Roma Se vi penso Se vi penso, voi sorridete. Non da una foto che scolora e scava il solco al tempo, ma ragazzini, la mano nella mano a scrutar quaggiù con indulgenza, un tentennar di capo ma con clemenza, un sopracciglio alzato com’era allora, ed un brillio negl’occhi che t’innamora. Per voi l’eterno è l’infinito e cielo e terra non han confine, così vi penso e mi sovviene una carezza lieve sulla testa stanca, sulle spalle curve. E se vi penso, non siete morti. I bimbi d'Izieu Più non corrono tra i viali e sui prati i bimbi d’Izieu. È quieta la casa, quiete le mura, vuote le sale, nessuna voce risuona argentina, solo una foto sbiadita dal tempo riporta ancora sorrisi acerbi di fiori spezzati e piccole mani nell’ultimo ciao. Parlano i disegni dei bimbi d’Izieu d’ansie e di sogni, e mamme perdute, di pianti sommessi, e giochi amati, d’occhi sgranati dinanzi all’orrore. Mormora piano la vecchia fontana e sgorgano suoni: è sangue fanciullo. Porta quell’eco velluto di voci: sono i bimbi d’Izieu. Tu resterai Non ritornerà l’estate che grondava grano tra siepi di giunchiglie, occhi di bosco ad artigliarmi il cuore, le mani al cielo, l’amore a un passo. Non tornerà più l’aria sospesa di settembre coi grappoli di quieti desideri come farfalle appesi, che poi subito vanno, né le trine d’abbracci, le ghirlande di baci, le parole lievi e sussurrate, né quella sorgente chiamata amore. Ma se più non tornerà quel tempo né la pienezza d’una magia chiamata gioventù tu resterai a frangere calore, e come brezza lieve saprai di vento e nostalgia e piano schiumerai come l’onda a riva, tra scie d’argento. E non ti chiamerò rimpianto.
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