SECONDO CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE
Poeti e Scrittori Uniti in Beneficenza
2° Premio
Emanuele Insinna di Palermo
Questa notte sento il pianto sommesso
della risacca del mare,
mare che non ha requie,
mare famelico di vite ignote,
e dalle non mai scavate sepolture
dei figli della fame e della rivolta,
inchiodati sulla croce dell’esistenza.
Passati da dolore a dolore
alla ricerca di strade antiche di speranza.
Dall’aspra sabbiosa sponda,
con vecchi relitti,
senza vessilli al vento,
tracciano sulle pagine del mare
una rotta di speme.
Pieni di primavera hanno i petti
e ansano decisi verso la propria meta.
Vestiti d’arcobaleno vengono ad implorare,
a labbra serrate ed occhi bassi,
disperata salvezza
al grido:
Padre Nostro - Inch’Allah
Amen.
Trovano tristi anime umane
senza la carità e l’amore
degli uni per gli altri
che mettono etichette e tracciano confini.
Dei vivi e dei morti
hanno lastricato
le loro superfici impassibili.
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