Mi accontento, Signore,
dei sogni dorati del sole,
dell’alba che s’accosta leggera,
del desiderio gridato di un fiore.
Galoppa il mio cuore bambino,
nel ricordo di giorni lontani,
laddove s’involano nitide,
pulsioni d’amore e di affanni.
Anche lei allora m’era vicina...
e nel tempo di un tenero abbraccio,
mi rinfrancava col miele...
e col profumo di un bacio.
Ridammi, Signore, nuovi semi d’amore...
e che crescan robusti, a dar senso al dolore.
Vorrei tramontare, col sole, di sera,
e non già con la notte, profonda e più nera.
Ma se fosse di notte, dammi almeno le stelle,
compagne di viaggio per le mete più belle.
Hai scolpito la Storia col tuo corpo d’Amore
e, col sentimento sofferto, hai scavato il mio cuore.
Con l’anelito forte del tuo amore struggente
mi imprimi nel cuore una passione rovente.
E se fosse la vita contenuta in un sogno…
ch’io sogni, Signore, d’amarti ogni giorno.
Fino a quando accadrà l’improvviso risveglio...
e sentirò quanto m’ami, finalmente, da sveglio.