|
TERZO CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE
Poeti e Scrittori Uniti in Beneficenza
4° Premio
Andrea Vanni di Livorno
L’ultimo fulmine spezza la notte,
l’ultimo tuono scuote le tenebre.
Sulla collina buia, il bagliore dell’ultimo lampo
fissa le fradice croci.
La tempesta è finita,
tutto è finito,
la vicenda di Dio sulla terra è finita.
Non c’è più tempo,
non c’è più tempo per niente.
Lui, il volto emaciato,
intriso di sangue,
la fronte violata dai colpi subiti e trafitta da spine,
abbandona il capo,
l’ultimo sguardo rivolto alla madre.
Lei giace affranta ai suoi piedi.
Non ci sono le folle dei miracoli,
i fedeli delle parabole,
gli apostoli,
non c’è niente di divino oggi,
non importa neppure cosa accadrà domani.
Perché ora è sola, lei.
Lei e il suo dolore,
lei e la sua disperazione di madre:
è lì suo figlio che soffre,
è lì suo figlio che muore.
Una carezza sul viso,
un bacio sul volto dolente,
un abbraccio stringendolo forte,
con umana passione.
Poi gli occhi si chiudono
nell’attesa della caduta dei sensi,
nel pozzo senza fine della sofferenza.
Copyright © 2016
Per tornare alla pagina precedente
HOME PAGE
|
|