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TERZO CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE
Poeti e Scrittori Uniti in Beneficenza
4° Premio
Elisabeta Petrescu di Sanremo (IM)
Ho sempre ballato
sui gradini in discesa.
Sognavo le tue scarpe.
Nutrendo la mia seduzione,
ardevo di gustare i tuoi prodigi.
Un poeta narrò di un corpo di gloria,
figlio di eterna giustizia,
serafica equità.
Nel seguir incredula la storia,
ogni scalino si tinse di zaffiro stellato.
All’improvviso, scalza
nell’ascesa, calzavo dignità.
Al noli me tangere
il mio cuore irriverente
guardò di nuovo le falde del Tempio.
Bramavo ancor più le tue scarpe.
Con un sorriso generoso,
hai teso il mio anelito
e, cinto in fretta il dono,
correvo verso il mare, in cerca
d’incredibile.
Punta dal vizio, l’umana boria
mi scagliò ancora più lontano
da remota discesa.
Non erano le tue scarpe
in torto, ma piedi miei danzanti
non ancora pronti nel
camminare
sulle effimere acque.
Tu Ecce Homo
punito dalla scoria.
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