PROFILO DELL'AUTORE MASSIMO BENA, nato a Torino nel 1964 - Vive e lavora a Torino. Partecipa saltuariamente ai concorsi letterari, dove ha ottenuto alcuni significativi riconoscimenti. Con le edizioni di Penna d’Autore ha pubblicato: «Le caravelle dei sogni» (1999), «Soffia nel vento» (2000), «Piccole creature» (2000), «L’addio, l’assenza, il ritorno» (2001), «Nuotando nella lava, abbracciati a una betulla» (2002), «Tra le barricate» (2002), «Liriche Agresti» (2003), «Voci di anime nelle vie del mondo» (2004), «Il carteggio in bottiglia» (2005), «Paura e desiderio» (2006), «Caerdroie inquiete (2007), «Senza luna, senza stelle, senza fortuna» (2008). |
Muse Inquiete Vorrei entrare nei palazzi della tua anima, dove volano colombe, bianchi cavalli, corrono. Dove luce e ombra si equivalgono. Maschere nude, come muse inquiete disegnano iperbole di futuro. Il tormento e l’estasi, si sfiorano dipingendo all’unisono emozioni mai vissute. Cerchi nei cerchi, moto perpetuo, la terra vibra come corde tese di arpa. I cancelli dell'Eden Fermate il Mondo voglio scendere. Voglio scappare, fuggire via, correre, e trovare le chiavi per aprire i cancelli dell’Eden. Già una volta, sono stato cacciato, e pure ingiustamente, io non avevo fatto niente. Qui la guerra esplode, i bambini piangono, molti muoiono di fame. Voglio andarmene, correre via, e trovare le chiavi per aprire i cancelli dell’Eden. Hanno già annunciato così tante apocalissi, che non sai più dove sbattere la testa, e ti sembra di recitare, invece di vivere. C’è chi fa quello che vuole, chi nasconde la testa sotto la sabbia, chi non conosce più nemmeno le promesse e le speranze. Voglio volare via, correre, e trovare le chiavi per aprire i cancelli dell’Eden. Ormai ci sono troppi giudici, tutti sono giudici di qualcosa, ma non ci sono vere verità, solo tanti Aladino con la loro lampada magica. Sono caduto nell’abisso che non conosce fine. E ora voglio cavalcare e andare lontano, correre via e trovare le chiavi per aprire i cancelli dell’Eden. Non ci sono più risposte per le domande che ci poniamo. Ormai siamo con la palla al piede, abbiamo le catene, siamo deformati dalle tenaglie della Società. Voglio tuffarmi nel mare, nuotare e correre via, e trovare le chiavi per aprire i cancelli dell’Eden. Forse... la Vita Triste, senza una carezza, una parola d’amore, a testa china. Percorri il viale dei ricordi, dolce fanciulla. Il volto malinconico abbandonato all’ultima storia vissuta. I lampioni, contano i tuoi passi pesanti, solitari, vinti... Attendi chissà chi, chissà cosa, immersa nel silenzio, vestita di luci soffuse, forse il domani, forse... la Vita. © Copyright by: Massimo Bena |