PROFILO DELL'AUTORE
ANTONIO DI MAIO, è nato a Termini Imerese (PA). Da oltre trent’anni si
dedica alla solidarietà umana: i carcerati, gli anziani, gli emarginati e in
genere tutti i sofferenti, che sono state e sono le persone a lui più care. |
A mia moglie (Una vita per capire) Una vita di ricerche, una miriade di amori, un’infinità di storie e mai niente appagava il mio io. tu entrasti in punta di piedi silenziosamente e comprensiva mentre io, stanco di vagare mi aggrappai a te solo per un appoggio. La vita, le sofferenze, le illusioni minarono fortemente la mia sensibilità e dopo aver perduto tutto, speranze incluse TU, silenziosa, affettuosa e comprensiva Ti stringesti a me come solo TU sa i fare mentre la radio trasmetteva “se non avessi più te” ti avevo cercata da sempre, ti avevo amata senza volto e pensare ch’eri lì Ad un passo da me. Dolce, silenziosa comprensiva in tutte le cose in tutti i momenti, pronta a spronarmi per infondermi coraggio e poter credere in quei valori ancora vivi in TE Ti ho trovata “AMORE” dopo averti tanto cercata ma che dolore a non poterti più offrire ciò che vorrei ora che ho visto in me il mio cuore, la mia vita, le mie prospettive Il mio futuro e qui..nelle mie mani che offro a TE mia unica speranza, prendili te ne prego sono ben poco lo so ! e tutto ciò che mi resta e desidero donarlo a quella meravigliosa donna CHE È MIA MOGLIE. A mio padre Gli anni si susseguono velocemente io rapito dalla vita non conto il tempo la clessidra capovolta mi riporta alla realtà e con dolore vedo un vicolo oscuro da percorrere Ho perso l’amica, la compagna di giochi il mio primo amore... la mamma una parte di me, non è più eppure un’altra parte si insinua nella vita Il futuro, i figli, la moglie la compagna dei sogni … dei dolori e del viaggio terreno con Lei finirò i miei giorni i figli proseguiranno la mia vita Padre Tu sei ancora a noi tanto caro anche se il tuo amore per i figli fu fievole la mamma nell’amarti ti idealizzo e di te a noi trasmise rispetto e amore Forse non ci resta ormai tanto tempo per rafforzare l’amore patriarcale ti prego lascia almeno un insperato ideale di padre maturato nel dolore. Addio Palermo Il mondo è stato la mia casa Termini la mia città natale Palermo la città del cuore Dove il mio vissuto fu sublimato dalla tua bellezza Ancora una volta vado via da Te Vado dove mi porta il cuore Lì vivono le mie splendide figlie E tra poco avremo il sorriso angelico di un nipotino Sono felice per tutto e per tutti Ma in un angolo nascosto del mio cuore Sento un profondo vuoto e mi smarrisco Lascio (e forse per sempre) Te mia unica Palermo Mia splendida, umile, superba, meravigliosa Palermo Qui nacquero i miei sogni di ragazzo Qui appresi il mio sapere tra i banchi Qui ideai un roseo futuro anche se... Roseo non fu, per i tanti ma! Eppure, anche se ti amo tanto, devo lasciarti per sempre Ti ho amato e ti amo con tutto me stesso Sento che le velleità sono finite Forse verrò ancora a vederti Stanco, depresso, senza forze ne speranze Ma bramoso come sempre di salutarti E gioire ancora una volta con te Come un’amante innamorata mi accogli Tra le braccia delle belle piazze rivivrò i miei sogni Mentre una lacrima sgorga dai miei occhi Per quell’imminente e definitivo addio Altri ti amano e ti ameranno come me E tu. Adagiata nella splendida Conca D’Oro Sentirai i brividi del vento e delle gelide acque Agitarsi per le nostre vibrazioni Acque gelide come non mai Per le lacrime dolorose del nostro addio Forse perche la prossima alba Non sarà più vista da questo tuo figli Addio mio grande e doloroso amore Addio mia unica e splendida Palermo Tu sola sai quanto ti ho amata e ti amo Solo chi ha avuto da te i natali può capirmi E io ti lascio con la morte nel cuore Palermo, Ottobre 2003 © Copyright by: Antonio Di Maio |