Rosalba Anzalone

Poesie
di Rosalba Anzalone
Pagine: 110
Prezzo: 11,50 euro
ISBN 978-88-6170-098-7

In questa pagina vengono presentate le prime tre poesie del libro dell'Autore. Chi desidera acquistare una o più copie del volume, deve inviare una e-mail all'ali@pennadautore.it.

ROSALBA ANZALONE, nata a Palermo nel 1940, sposata con Enzo Bullara, scrive saggi e racconti. Laureata in pedagogia e abilitata all'insegnamento di scienze umane e storia, è stata insegnante, dirigente scolastica e ispettrice tecnica fino al 2008. Si è occupata di sperimentazione, aggiornamento, di educazione permanente e interculturalità, biblioteche per docenti e dirigenti, dispersione scolastica e continuità educativa, didattica, nuove tecnologie e metodi, ma anche di lingua italiana, lingue straniere e linguaggi, dialetti, poesie, letteratura, teatro e pittura…
Ha ricevuto incarichi di responsabilità, elogi e riconoscimenti in Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna, etc.), ma ha dovuto anche lottare contro l'indifferenza, l'ipocrisia, e ha lavorato soprattutto per la promozione umana. Ha recentemente coordinato per conto della Direzione Generale per la Sicilia del Ministero P.I., un progetto regionale triennale mirante a rivalutare alcuni autori meritevoli di apprezzamento scomparsi nella prima metà del secolo ventesimo, producendo con 118 scuole della Sicilia, due collane di complessivi 32 volumi.
Premio di poesia Italo Carretto 2005, scrive per le riviste «Oltre il muro», «Lettere scienze ed arti» e «Talento», fa parte della sezione saggistica del Premio Internazionale Pietro Mignosi organizzato da «L'Ottagono letterario di Palermo». Presiede la giuria del Premio Culturale Alessio Di Giovanni. Tra le ultime pubblicazioni: «Proviamo a tradurre», poesie ad uso dei laboratori linguistico-letterari per l'apprendimento della lingua spagnola (Palermo Ila-Palma 2009); «Una pia lampada» (Lombardi Editori, Siracusa), edizione speciale per la fiera di Torino 2011.

Se tendo l’orecchio sento il tempo che scorre: nel buio profondo mi piace guardare e aspettarlo. Finalmente sono io che aspetto lui e non aspetta me. Ma l’occhio stanco per la lunga attesa, già sonnolento, quasi d’improvviso, si serra e l’ora baldanzosa quasi m’inghiotte.

If i cock my ear I feel The time Which flies; In the deep darkness I like watching And waiting for it. At last It’s me waiting for it, and isn’t it waiting for me. but the tired eye, for the long wait already sleepy almost suddenly, closes and the daring time nearly swallows me up. Trad. di Daria Sorgato

Ist’t Yet invendet In the effort of universe Which scans the time. And you during your journey Are looking for it In every face And you would stop it In the calendar of your dreams. Trad. di Daria Sorgato

Le parole che escono dal cuore vanno dove tu vuoi, e non sbagliano mai la strada. Suonano musiche dolci nel cuore degli amici e, silenziose, organizzano l’orchestra delle emozioni; sospese sui misteri dell’oceano, vibrate da corde invisibili spazzano via gli spettri e le paure. Vanno a cercare oggetti rifrangenti che afferrano i barbagli dei fantasmi e brillano solo per te.

The words coming out from the heart go where you want and never take the wrong road. They play a sweet music inside the heart of friends and, in silence, organize the orchestra of emotions; suspended on the mysteries of the ocean, vibrated by invisible strings sweep away ghost and fears, they go and look for refracting obiects which seize the glare of the ghost and shine only for you. Trad. di Mariapia Pupello