Mentre i professori, nel 1996, spiegavano,
Antonio
Piro e Domenico D'Agostino invece di seguire la
lezione, iniziavano a scrivere le prime “favole” sui
loro diari e invece di segnare l'assegno per i compiti
a casa, sprecavano il tempo e perdevano l'assegno
per scrivere queste favole. Le favole venivano
dapprima lette in classe dagli amici e successivamente
diffuse in tutto il Liceo Scientifico A. Einstein di
Lacco Ameno. I loro diari erano richiestissimi dagli
alunni dell'intero Istituto che li leggevano per
allietare le noiose ore di lezione. Anche i professori,
facendo finta di niente, durante la spiegazione,
buttavano l'occhio sul banco di Antonio e Domenico
per carpire qualche frase famosa delle favole più
gettonate del momento. I bidelli, di nascosto, si
facevano le fotocopie dei due diari, il Preside un giorno
fece persino una circolare per accaparrarsi i due
diari e leggerseli anch'egli nel suo ufficio.
Dieci anni dopo Antonio e Domenico decidono di dare
a tutti la possibilità di leggere le loro composizioni,
pubblicando la loro prima raccolta, in edizione limitata,
del loro primo libro “VERBA VOLA”, traendo spunto
dalla famigerata frase latina:
“VERBA VOLA, SCRIPTA RIMANENT”.
SALVATORE DI SAVOIA
Salvatore nacque da madre filistea e papà di Genoa, al suo
ritorno partorirono il piccolo Salvatore quando era ancora in fasce.
Ha 11 anni frequentò gli ambienti di corte dello zio Ciro di Savoia, Duca degli
Abruzzi Campi Flegrey. Subito si imparò il mestiere e venne nominato dallo
stesso zio: Principino novello delle province flegreie. Ha 13 anni fu nominato
consulente perito dello stato maggiore, ha 14 anni, si diplomò in politica e
affari degli interni. Ha 15 ha seguito della secessione alibratoria della terra
della zia Emmanuela Filiberta, Duchessa di Varie Cose e Proprietà fu nominato
Marchese de Filiberti. Ha 16 non successe niente, fece solo cose quotidiane
negandosi alla vita montana, ritirandosi e segregandosi all’interno della sua
cameretta. Ha 17 conobbe Susanna Evangelista che diventò, 22 anni dopo la sua
futura moglie.
Nel frattempo i Borboni guidati da Gaetano Borboni attraversavano il ponte e
giungevano dall’altra parte della città cinta di mure. Gaetano subito disse: "Ho
No! Ci sono i muri. Mo ho ce andiamo o li scavalchiamo e/o li abbattiamo con il
cannone oppure vediamo loro che fanno e noi ci comporteremo di conseguenza." A
questo punto Salvatore di Savoia si vide avvoluto e non sapeva cosa doveva fare,
perché era inesperto. Allora prese la spada e ce la tirò in testa al suo servo
fidato dicendo: "Hai visto? Al di la di questo muro c’è Gaetano Borboni! E mo
che ci dico? Ho ci spariamo subito i fucili, o tiriamo le catapulte e/o possiamo
scappare dentro al cunicolo e aspettare che o se ne vanno o si arrendono alle
nostre volontà." E Salì sulla torre e disse: "Mo ho vi arrendete e pigliate e ve
ne andate sotto alle case vostre o noi o ce ne scappiamo dentro al cunicolo e
aspettiamo che ve ne andate o vi combattiamo o con i nostri fucili Thompson bc2
o con i coltellini e voi o vi arrendete oppure posiamo il Tomson e andiamo a
prendere i coltellini e il cannone e il brodobollente e ve lo buttiamo in testa
e voi o vi scaulate e/o ve ne andate!" A questo punto uno dei Borboni gli
scaraventò con ardire una freccia in pieno petto e lo stecchì. Espugnò il
castello e si fidansò ad Manuela Filiberti dando alla luce un anno dopo il
piccolo Peppe, che sarebbe poi divenuto Conte Pregiato e Duca Importante di
Tutte le Province dell’Impero, non che assessore comunale e regionale, sindaco
di Torino e delle Venezie Giulie. Principino Profumato del Principato di Monaco
e di Baviere.
IL SALTO CON L’ASTA, IN ALTO, IN
LUNGO E ACROBATICO
I Disciplina
L’asta
Mettersi una canottiera e un pantaloncino, possibilmente con sponsor Adidas,
scarpette da ginnastica e prendere un’asta da terra.
Chinarsi, alzarsi e iniziare a correre più velocemente che puoi come un
cerbiattolo Bambi. Balzon balzoni ballonzolando verso in là, appena arrivati nel
punto cardine o punto di Archimede, conficcare all’asta all’aria in avanti
mantenentesi attaccati vicino a essa e sfruttando il principio di Hook fatevi
slanciare da essa stesso con il peso di essa verso in là e cercate di superare
l’asta orizzontale posta a 180 yarde dal vertice destro del rettangolo di gioco.
Colui che vince salterà più in alto di colui che perde e del terzo classificato.
Se vincerai tu, il giocatore vincitore salvatore vincerà un bellissimo in regalo
un medaglione di oro carati con su inflisso la figura di se che conficca l’asta
all’aria in avanti mantenentesi attaccati vicino a essa e sfruttando il
principio di Hook e sotto di se disegnato sfuocato il giocatore perdente più il
terzo classificato in lontananza che si vede e non si vede.
Il medaglione sarà largo del diametro di 40 cm d’oro. Il vincitore salirà sul
podio e ci metteranno in testa una pianta di laura; in mano ci danno un mazzo di
garofani e fiori, e perciò sarà schernito e deriso dal pubblico che lo
sbeffeggerà in quanto esso ha in testa una pianta di laura e in mano ci daranno
un mazzo di garofani e fiori schernendolo. Il secondo classificato dei giochi
olimpici potrà tirare le scuzzette in testa al terzo classificato e anche
sucutare e tirare i capelli perché si trova più in alto sul podio.
Il terzo classificato non vincerà niente e si deve stare attento quando se ne
esce dalla rena, perché il pubblico che lo amava aveva scommesso su di lui e
sperava che vinceva esso e non gli altri due vincitori primo e secondo posto.
II Disciplina
In alto
Posare l’asta e prendere la rincorsa. Arrivati nella curva, abboccarsi colla
testa e il busto su un lato. Appena state per cadere a terra cercate di non
cadere e bilanciate il corpo addirizzandovi. Improvvisamente slanciatevi testa e
noce del capocollo intersecandovi la spinarini e cercate di non toccare colla
testa sotto l’asta orizzontale, anzi cercare di ripassarle sopra sensa far
cadere l’asta down of you.
If you cask you don’t win, if you win don’t casking down, take the asta
orizzontale careful, make all the possible to cask on the matarazz over the line
again. Than don’t touch the asta orizzontale anzi cercare ripassarle sopra sensa
far cadere l’asta down of you and you win.
Not possible cask at Giochi Olimpici for winning.
III Disciplina
Il lungo
Il giocatore partecipante comincia a correre velocissimo come un deo della
corsa e inimprovvisamente fa un primo salto a gazzella, hoppete. Un secondo
balzo da ghepardo impaurito e, hoppete hop, fa il terzo salto di lince africana
e si slancia in alto come un fenicottero reale. Poi si trasforma in fenice e
grazie al dio del salto cercherò di arrivare più metri lontano è possibile senza
toccare ai piedi a terra. Cercare di cadere nella fossa di sabbia posta a terra
e coricarsi da dentro senza toccare i piedi a terra e hoppete atterrare come un
gatto leggiadro e agilissima gatta veloce.
Alzarsi da terra e scotolarsi della sabbia e andarsi a fare l’antidoping per
vedere se ho fatto da solo o con l’uso di bubbazza, farsi una doccia e aspettare
gli altri risultati degli altri.
IV Disciplina
L’acrobatico
Il salto acrobatico si svolge al coperto nel palazzetto olimpionico e
consiste in una pedana quadrata morbida delimitata da una riga bianca dedicato
al Dio Acrobate dell’antica Grecia, famoso per avere inseguito tutta la giornata
a sua moglie, la dea Acrobatica, senza averla presa.
Il salto acrobatico è bello.
Posizionatevi su un vertice del rettangolo delimitata da una riga bianca
dedicato al Dio Acrobate dell’antica Grecia e prendete la rincorsa verso il
vertice opposto. Appena avete raggiunto la velocità massima mettete le mani a
terra e slanciatevi con i piedi in aria e fate un salto carpiato, dopo fate un
salto all’indietro e due mortali, atterrate e slanciatevi di nuovo in aria e
fate un paio di capriole con garbo, fate una verticale semplice, una composta e
districatevi con la vostra fantasia in forme sempre più maggiormente articolate
prima di cadere a terra.
Quando cadete a terra cercate di non fuoriuscire dal rettangolo delimitato
bordopista, e cercate di cadere dritti dritti ai fini della fotografia finale
dei giornalisti.
Verrà infine dichiarato il primo classificato, il secondo e il terzo
classificato.