PREFAZIONE DELL'AUTRICE
Effigie di copertina del dodicesimo volume di «Una Raccolta di Stili» è la
«Schiava turca», attualmente custodita presso la Galleria Nazionale di Parma ed
eseguita dal Parmigianino (Francesco Mazzola) ad olio nel 1530. Effigie non più
originale a se stessa in quanto è stata revisionata, con l’apporto di colori e
tecniche non dello stesso stile del pittore emiliano e manierista. |
Presenza di giallo Mani di sole dietro i vetri del mio libero osservare, lasciavano orme della presenza di giallo, estate satura di solstizio. Riscaldava come un camino acceso le pagine della mia biografia e poi si scioglieva tempera nell’acqua con il bianco delle mie pareti vuote, con il plumbeo dei giorni bagnati d’acquazzone, con il verde dei prati anonimi, con l’arancio accanto ai limoni, con il viola di nuvole gladiatrici nell’arena di una tavolozza da pittrice. Ovunque presenza di giallo, sentore di elianti fiori dipinti per non stare più solo, Van Gogh li confuse col sole mentre li rianimava su tela. Verde Leonardo Tentacoli di un medioevo sul verde speranza di una Gioconda, i suoi occhi si risvegliavano dall’ottenebrata memoria, il paesaggio si arricchiva di toni e ovunque trionfava il verde di Leonardo. Verde come la veste di Madonna prospettiva la sera in quella stanza a spezzare l’ultimo pane, il tempo era finito e il Maestro aveva concluso la sua vita lasciando a tutti la speranza. Verdi ai piedi di sua maestà il Rinascimento anche l’Arno a Firenze somigliava al biondo Tevere e rifioriva la vita negli occhi delle dame, una sola stringeva a sé un piccolo ermellino. L’uomo di pensiero affascinato dalla natura la festa era in quegli alberi irreali che diventavano montagne a sostenere il ritratto di una donna non comune. Monna Lisa si chiamava e avrebbe avuto gli occhi verdi se non fosse esistita davvero.
Gli innamorati di Chagall Omaggio a Marc Chagall, (1887-1985). Pittore nato nella Bielorussia, da una famiglia ebraica di condizioni modeste, viaggiò molto per l’Europa e oltre fino in America e i toni accesi dei suoi quadri dimostrano la sua grande capacità espressiva carica di sentimento e di significati religiosi. Era quel paesaggio simile ad una giostra variopinta e i fidanzati dell’universo Chagall stavano tra le geometrie disfatte e sorridenti del primo Novecento. A loro mancavano le ali, eppure riempivano il cielo di traiettorie colorate, loro leggeri a sorvolare l’irreale tenendosi per mano per non naufragare nel dolore razionale. Amore come un aquilone, bastava il vento della fantasia per creare parole di un dialogo soltanto dipinto fra due innamorati perlopiù spensierati. Imitavano le nuvole dimenticando il peso del corpo altrimenti appesantito dalla sofferenza dei giorni e i loro spiriti liberi non avevano lacci per ritornare sulla terra rinunciando all’amore. Assieme vivevano una mistica felicità distratta.