Poesie di Ombretta Celoria
Pagine: 37
Prezzo: 7,00 euro
E-mail: o.celoria@tin.it
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PROFILO DELL'AUTRICE
OMBRETTA CELORIA è nata a Casale Monferrato (AL) il 18 agosto del 1978 e
residente in Frassinello M.to (AL). È laureanda in Scienze Politiche
all'Università di Alessandria e sogna di poter lavorare un giorno in una casa
editrice o in un museo.
Tra i vari interessi lavorativi, collabora con la biblioteca del suo paese e
coltiva la sua prima grande passione: la poesia. Passione intima, spontanea ed
irrinunciabile, poiché “non si è nient'altro che ciò che scrivi”, che l'ha
portata a partecipare nel corso degli anni a diversi concorsi letterari
riuscendo a guadagnarsi alcuni successi che comunque non l'hanno distratta dal
vero motivo per cui continua a scrivere: riconoscere se stessa nella ricchezza
dei sentimenti (siano essi dolci o amari).
2004 Empoli: finalista 1° Concorso Internazionale Autori per l'Europa Casa
Editrice Ibiskos di A. Ulivieri; Casale M.to (AL) secondo posto al 14° concorso
“Piero Ravasenga” lingua dialettale; pubblicazione in Antologia premio Donne di
Monferrato edizione del ventennale, Città di Casale M.to; 2003 secondo posto al
14° concorso Donne di Monferrato Città di Casale M.to; pubblicazione in
Antologia del 2° Premio Internazionale Letterario Anguil-lara Sabazia Città
d'Arte; finalista al “Poet of the year for 2003 contest” (www.poetry.com
Maryland USA); pubblicazione in Antologia di canti dialettali “Spirit Munfrin” a
cura di Botto, Milani e Malpassuto per l'Assesso-rato alla cultura di Casale
M.to; pubblicazione raccolta di poesia dal titolo “Mondi Ubriachi” con
l'associazione A.L.I. Penna d'Autore di Torino; 2002 primo posto sez. giovani al
13° concorso “Donne di Monferrato” Città di Casale M.to; sesto posto al 12°
Concorso P. Ravasenga Città di Casale M.to lingua dialettale; 2001 Casale M.to
(AL) quarto posto al 11° concorso “Piero Ravasenga” lingua dialettale. |
Le carte del re
Saltella un giullare
sui bianchi sassi
affioranti e disamorati
dell’acqua che li nutre.
Scivola, tra canti e storielle,
verso la sponda orientale
di loto vestita
che disseta d’oblio zuccherino
lambendogli le tempie.
Si perdono tra campanelli
le carte del Re e nella sera
lattiginosa di lanterne
si rallegra la libresca conoscenza
al profumo dei limoni
che impreziosisce i respiri
fatti caldi di lana.
Selvatica
Come il Maggio, ciondoli odorosa
in un tempo che sorprendi assopito
tra le oche riflesse di uno stagno.
Muta nell’indole, rubi ansiosa le ore
sventolando patriottica
tra nuvole di ranuncoli vestiti a festa;
... solo ti distrai
per il fugace volo di una piuma
che immobile và a sbiadirsi nel Sole.
L'ora stanca
Sembra voler dormire
la molle Magnolia
tra il tiepido velluto
delle sue dita che ricamate dal Sole
e agitate di carezze dal vento,
vanno la sera di crema a profumare.
È questa l’ora stanca
in cui Compar Tempo
avanza temerario di un passo
per meglio sbirciare il caldo miele
che và stampandosi sui muri… là,
dove sognante s’appoggia la bianco vestita
a domandarsi, forse,
in cos’altro può trasformarsi
il desiderio di terra per l’acqua
se non in morbido fango.
L'oppio di Romeo
Guarda,
si rincorrono puntuali
le viole perlescenti,
adombrano l’aria sulle colline
frusciandole d’aliti ventosi…
tornano, nella confusione
di sospiri svaniti, le lunghe ore
da papaveri allungati al sole.
Rapiscono il cielo di mezzanotte
e lo attraversano
come calda rugiada.
Vuoi restare così?
Non ti allontanare,
profumami l’aria stasera.
- VETRINA LETTERARIA -
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