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A Carlo Levi (scrittore, Torino 1 Novembre 1902- Roma 4 Gennaio 1975)
Hai calpestato
la mia terra riarsa;
della mia gente
hai ascoltato
i lamenti
e li hai raccontati
con religiosa intensità.
Per questo spesso
mi illudo
di averti accanto
nelle mie
difficoltose
battaglie quotidiane.
A Rocco Scotellaro
poeta (1923- 1953)
Ripercorro i tuoi passi...
Mentre mi aggiro
fra la tua e la mia gente
di Lucania
intravedo l’ombra del tuo viso
e mi par di percepire
il suono della tua voce
e del tuo passo veloce
che calpesta
la nostra terra riarsa.
Felice immagino di averti accanto
nelle mie quotidiane battaglie.
Bianco e ceruleo è il giorno...
Bianco e ceruleo
è il giorno
e senza sole:
un tiepido vento
scuote la sabbia.
Guardo il mare e soffio.
Malinconia dell’ora,
malinconia dell’anima,
atterrita che davanti,
ad un tratto,
le si spalanchi
la porta del sogno.
Si vive in un mondo tedioso
che quasi non si sa.
Resta questa accorata
nostalgia di felicità.