PREFAZIONE MARIA CRISTINA LA TORRE vive a Mattinata (FG), astrofilo, poetessa e scrittrice, scrive poesie, racconti, saggi e romanzi dal 1991. Dal 2000 pubblica le sue opere su riviste specializzate di letteratura, pubblica su Antologie dei premi letterari, siti Internet, collabora con l’Accademia Internazionale «Il Convivio», con la rivista telematica «Il Convivio di Mattinata». Ha un sito Internet con tutte le sue opere letterarie premiate e pubblicate. Ha ricevuto vari premi e onorificenze accademiche per meriti letterari. «Poesie per una madre» è una raccolta di poesie scritte dal 1991 al 2004, dedicate alla madre scomparsa nel 1985 a 50 anni, di cui fu legata profondamente nei 15 anni vissuti con lei. Le poesie esprimono ricordi, dolori, nostalgia, rimpianti per qualcuno di importante nella sua vita che il destino ha separato. |
Madre Madre mia i ricordi si affievoliscono ormai non ricordo più né il tuo volto, né la tua voce. Il tuo profumo se n’è andato via come il vento porta via il polline dei fiori di primavera. In quella foto tu sorridi ogni volta che la guardo tu mi sorridi sempre sembra che tu sia più felice di me. L’amore che ci unisce è unito da un legame, così forte in un legame infantile a cui mi legava al tuo ventre, di un amore primordiale e istintivo che col tempo non muore di quel legame primordiale misto d’amore e devozione che una madre unisce a sua figlia. A mia madre Madre è primavera madre guarda son desta non vieni a guardare tua figlia? Madre dammi un pezzo di pane che ho fame. È già mattina e un altro giorno ho da vivere con te. Domani ti porterò a guardare un giardino fatto solo di rose rose rosse, gialle e rosa, perfino blu. Madre dov’è che andiamo dopodomani? Grazie madre, per essere mia madre, mi manchi tanto, qui non ho nessuno con cui giocare la storia della madre e figlia. Come te nessuno mai Come te nessuno mai ha riempito i miei giorni di parole, di amore di un legame profondo nell’animo, come adesso, sempre. Sento l’armonia, la quietezza che l’amore dà al mio pensiero e nell’immaginarmi questo legame mi fa dire come te nessuno mai ha aperto il mio cuore. Della memoria Della memoria di una vita ferma nel tempo che con la morte se ne va in giro. Perché ti accompagni con la non vita? Non volevi vederti invecchiare, perché te ne stai lì tra le nuvole, se qui c’è un posto vuoto che ancora non viene riempito.