PREFAZIONE di Gloria Chiappani Rodichevski
Versi a volte melanconici a volte saggiamente pacificatori, quelli di Clara Redente.
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Frontiere Quasi un castigo l’ansia d’andare oltre i percorsi tracciati i pensieri immaginati. Ma immensa è questa libertà che non conosce limiti, non cede ai miraggi non si concede soste. La bocca piena di polvere gli occhi avidi di nuovi orizzonti si prosegue lungo la strada mai esplorata prima. Una nuova frontiera è lì, da ricercare con l’aiuto delle stelle… La rotta è già scritta nel cuore di chi viaggia e non si può fermare.
Non conosco Non conosco altro modo di vivere che viaggiare, respirare l’aria delle case e dei paesi in movimento. Ogni viaggio comporta nuovi rischi, metti in gioco antiche conoscenze ti ritrovi a contatto con l’altrove. Ogni viaggio nuovi incontri, nuove storie. Nelle strade dei luoghi visitati porti alcuni tuoi ricordi, cose un po’ dimenticate. Nei passi degli altri viaggiatori scopri i motivi del tuo andare. La fatica di vivere è nel viaggio, nella polvere e nel vento che spinge. Dolce fatica viaggiare nei tuoi occhi senza fermarsi senza mai finire. Treni Ho visto lampi di luce sfrecciare nella notte scandire il tempo con fischi remoti. Treni lontani, che salgono carichi verso nord. Prima si sporgono verso il mare a saziarsi del profumo d’eternità di questi luoghi. Porteranno nelle nebbie schegge di sole infinite nostalgie. Rovi Seguo la vita del cespuglio che si compiace al vento di primavera e scuote la sua chioma fiero, nel rinnovato lustrìo. Domani palpiterà di trilli ma oggi riveste se stesso fingendosi bambino.