PROFILO ARTISTICO SUMERANO JOLANDA, nata ad Alberobello (BA) il 24-01-1964 - Diplomata come Dirigente di Comunità Infantili, risiede a Locorotondo (BA). La sua nutrita attività letteraria ha ricevuto plausi e consensi in diversi concorsi nazionali, fra i quali spiccano il terzo posto per la poesia a Taranto nel 1982, le buone posizioni ottenute in varie edizioni del concorso «Gurgos» di Andria, e in quelle del suo paese Locorotondo sia nella poesia che nella pittura, il premio artistico e l’ottima critica a Roma dal «Centro Artistico Culturale Molisano La Conca», e con l’A.L.I. Penna d’Autore di Torino. Alcune sue poesie sono pubblicate nelle Antologie dei Premi e su periodici locali. |
Vorrei intingere Vorrei intingere Dai tuoi occhi donna Il colore dell’azzurro mare. Vorrei intingere Dai tuoi occhi donna Il bruno della mia adorata terra. Vorrei intingere Dai tuoi occhi donna il rosso del tuo sangue Per le ingiustizie di cui questo mondo è pieno. Vorrei intingere Dai tuoi occhi donna Il nero della morte Di cui tu sei padrona... Quando decidi per la sconfitta per paura, per debolezza O perché senti intorno a te Tanta povertà di amore... Vorrei intingere Dai tuoi occhi donna La luce delle tue lacrime Perché fresche di rugiada Perché luccicanti come diamanti Perché pieni di speranza... Nonostante tutto. In questo mondo così ricco di colori Ma così povero di sorrisi, sorrisi Che nascono dagli occhi delle donne.
Chi lavora col cuore Chi lavora col cuore sembra che non arrivi mai alla meta. Chi lavora col cuore suda, si affatica e spesso non riceve ciò che si merita. Chi lavora per il 27 invece semina vento e non si accorge di fare tanto male. Male a chi ha bisogno del suo lavoro e chi subisce ne paga le inadempienze. Spesso il vuoto rimane incolmato per tutta la vita per ciò che non è stato fatto al tempo giusto. Ma chi lavora col cuore questi rischi non li corre perché la sera si ritrova con la sua coscienza e sa... che il cuore e la coscienza lavorano sempre bene insieme. ... Peccato che c’è gente che chiude questa porta per aprire quella degli interessi personali... che usa l’umanità e la bontà come paravento... Ma questa tenda subito cade per mostrare una realtà crudele ... e chi ha bisogno spesso muore di speranze ormai deluse...! Chiedo scusa Chiedo scusa figlio mio Per non averti dato Un mondo di pace. Non sono stata capace Di creare un mondo D’amore, di solidarietà Di fratellanza. Chiedo scusa figlio mio Per l’incertezza del futuro Per i venti di guerra che serpeggiano intorno a noi. Avrei voluto per te un mondo sereno Ma... ti chiedo scusa... ... e dammi la mano ho bisogno di te bambino mio per quello che non ho saputo darti in questo mondo così conflittuale, così... povero d’Amore.