Poesie di Teresi Giovanni
       Pagine: 36
       Prezzo: 7,00 euro
       E-mail: teresigiovanni@virgilio.it
       Tel.: 338 5293309

     

    PREFAZIONE

     Con La via del sale Giovanni Teresi si presenta ancora una volta ai lettori. Difatti la sua biografia ci informa che non è nuovo al cimento della poesia; e in questa silloge vediamo un uomo dall’entusiasmo fresco, un uomo che si incanta con occhi innamorati a contemplare il suo suolo natale; e gran parte di esso è rappresentato dal mare in tutte le sue manifestazioni, in tutti i suoi aspetti. Mare che direi protagonista della presente raccolta il cui titolo ci ricorda il suo vivace sapore; mare, entità benefica che tutto convoglia a sé. «Altri bagliori di stelle, / fisse nell’azzurro profondo: / orme lasciate da solitari velieri».
    Suolo natale abbiamo detto, quindi terra con i suoi frutti e con i suoi colori; terra scaldata e illuminata dal sole, munifico dispensatore di vita. E fin qui è tutto un inno di serenità e di gratitudine.
    Ma Giovanni Teresi accenna molte volte anche al passato; un passato al quale però non si guarda con rancore, con nostalgia o con un brivido di raccapriccio per le esperienze negative che hanno lasciato ferite malcicatrizzate; bensì si guarda ad esso come a qualcosa con cui si può convivere serenamente. «E l’odore del bagnato / s’espande sulle mura / assopite dal tempo. / Dopo… con l’arcobaleno / dalle nicchie / sui ponti riemergono i segni / le ombre del passato». Infine La via del sale è piena di note gioiose che portano in sé i fremiti di una completa partecipazione alla vita: «[…] / tra perle di luna / è soffiare, cantare / le note nascoste tra i giunchi / […] / su specchi friabili al vento».

    Celeste Chiappani Loda

        Il veliero
        
        Solitario nella nebbia
        il veliero va fendendo
        le onde nell’immenso,
        gonfie le bianche vele 
        tra i gabbiani approda 
        in luoghi sconosciuti.
        L’ancora ai fondali
        traina le alghe
        e s’imbriglia tra le rocce,
        così inumidite, pesanti 
        le vele e le rigide corde
        sostano al tramonto.
        Lo sguardo s’è fermato
        all’orizzonte ove isole
        montuose si vestono
        d’azzurro nel luccichio 
        del mare…
        al volo di gabbiani
        che a tratti il cielo
        affollano con orbite eleganti.
        Dagli abissi si leva
        un canto melodioso al sole
        che pian piano si nasconde…
        Un’improvvisa calma,
        soave e libera,
        accarezza la vita intorno…
        Lente le onde baciano la riva,
        taciturno il veliero riposa
        al fruscio di canneti, 
        che tremuli lasciano al vento
        le morbide piume.
        
        
        
        Il mare
        
        Il lento moto flessuoso
        della risacca schiumosa
        sulla dorata sabbia…
        l’infrangersi furioso
        sulle dure rocce, 
        che mostri sembrano
        emergere dagli abissi…
        la vastità delle acque
        che agli orizzonti
        si congiungono al cielo…
        l’improvvisa tempesta,
        la trasparenza,
        le varie tinte luminose
        riflesse dalle nuvole
        e dai raggi del sole…
        sono eguali ai moti
        della mente,
        dell’anima.
        Al silenzio delle ore,
        dei lunghi dì,
        in solitudine
        navigando sulle onde, 
        a tratti dolci
        e fragorose al vento,
        pervengono suoni modulati
        e minacciosi…
        Allora la parola, 
        i versi, 
        l’armonia del canto
        ritornano dagli anfratti,
        s’infrangono sui moti, 
        che pazienti li consumano.
        Amor d’evasione,
        d’avventura,
        con tenacia
        con speranza
        e con paura
        sulle limpide, 
        profonde
        e sinuose onde
        è visione,
        immagine,
        il volgere della vita,
        del tempo,
        della storia.
        Amor che con coraggio
        si nutre e che mai…
        e poi mai…
        si conquisterà.
        
        
        
        
        
        Bagliori
        
        Dietro isole montuose
        e lontane si nascondono 
        i raggi del sole…
        un alone si dipinge dorato
        tra cielo e mare
        sin al tramonto.
        Si cullano lunghe e lente
        le onde nell’ampio orizzonte…
        Altri bagliori di stelle,
        fisse nell’azzurro più profondo,
        si posano copiosi, 
        e tra le soffici nuvole
        corre leggera
        un’esile gondola.
        Così una danza armoniosa
        diparte dal volo di stormi
        nella culla di accesi colori
        e nell’orme lasciate
        da solitari velieri.

- VETRINA LETTERARIA -

 
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