Poesie della Religione Cristiana
Pagine: 58
Prezzo: offerta libera. I proventi
saranno devoluti in beneficenza.
E-mail: ali@pennadautore.it
Tel.: 011 2205902 (ore 18/20)
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PREFAZIONE
L’idea di realizzare questa piccola antologia di poesie religiose è nata
successivamente alla data in cui è stato presentato il bando di concorso del
Gran Premio Letterario Europeo di Penna d’Autore, con il preciso intento di
migliorare l’iniziativa di devolvere in beneficenza i proventi della sezione
Poesia Religiosa.
Dalle poesie che sono pervenute alla Segreteria del Premio ne sono state
selezionate una cinquantina; successivamente abbiamo sensibilizzato gli stessi
poeti finalisti chiedendo loro di portare avanti l'iniziativa, e di diffondere
questo prodotto editoriale presso le loro parrocchie offrendo in beneficenza il
ricavato delle vendite. Ebbene, la risposta di questi poeti ha superato
ampiamente le aspettative, e grazie al loro buon cuore, la sezione Poesia
Religiosa si è conclusa con un bilancio attivo di 1.340,00 euro, che noi di
Penna d’Autore abbiamo incrementato fino a 1.500,00 euro.
Come da regolamento, il ricavato sarà devoluto in beneficenza alla Conferenza
della San Vincenzo de’ Paoli di Torino, che mi ha già posto un caso alquanto
significativo relativo ad una famiglia di extracomunitari proveniente dalla
Costa d’Avorio.
Per questa sezione del premio, la giuria è stata composta da tre figure
importanti che qui a Torino operano all’interno della Chiesa: innanzitutto c’è
il parroco della Parrocchia San Vincenzo de’ Paoli don Mario Sebastiano Mana,
coadiuvato dal diacono Giorgio Agagliati (laureato in Lettere Moderne), e dal
presidente della Conferenza della San Vincenzo della omonima parrocchia
torinese, Carlo Fenocchio. A tutti loro va il nostro grazie per averci aiutato
ad inserire nel bando di concorso la sezione della Poesia Religiosa, e
sono certo che per la prossima edizione del Premio riusciremo ad organizzarci
meglio e a raccogliere altri fondi da destinare ai più bisognosi.
Desidero infine ringraziare tutti i poeti che hanno partecipato a questa
iniziativa e che grazie al loro contributo ci hanno aiutato a raggiungere un
risultato che alla vigilia sembrava impossibile, e che invece alla realtà dei
fatti ha superato le più rosee aspettative.
Grazie di cuore a tutti e un arrivederci alla prossima edizione.
Nicola Maglione |
Primo Premio Penna d'Autore
La Tua bellezza
Nei miei occhi, o Dio,
la Tua bellezza:
l’uomo, gli animali,
la terra, il cielo, il sole,
la luna, i monti, il mare;
e nelle mie narici
– profumo dei fiori –
l’odore delle Tue mani.
Sono dinanzi a Te,
Signore.
Vito Giuseppe Mele
Secondo Premio Penna d'Autore
Preghiera
Ti vedo o Signore
nel volto rugoso di un vecchio,
nel sorriso di un bimbo,
nel pianto disperato di una madre,
nel corpo straziato di un innocente.
Ti scopro o Signore
nei cieli infiniti del mondo,
nel silenzio di un dolce tramonto,
nel limpido sereno di un’alba.
Mi parli o Signore
con il suono gioioso dell’Ave,
con il canto melodioso degli uccelli,
con il profumo dei fiori.
Ascolta o Signore
il tumulto di un cuore
che anela a parole di pace.
Aiutami a credere o Signore
in un mondo futuro,
dove le ombre fuggiranno
sconfitte dal Tuo amore,
dove il sole riscalderà
questo freddo nostro cammino.
Giuseppe Perosino
Terzo Premio Penna d'Autore
Il tradimento e l’amore
Un uomo disperato fuggiva
alla chimerica ricerca del nulla:
era il giorno della Parasceve (*).
I corvi impauriti gracchiavano
fra i rami degli alberi scheletriti:
era il giorno della Parasceve.
Il cielo attonito si oscurava
perché il sole si era spento
all’ora sesta della Parasceve.
Le nubi in vortice si squarciavano
fra i forti tumulti dell’aria
all’ora sesta della Parasceve.
L’Uomo intanto moriva per amore
e con lo sguardo implorante al Padre
abbracciava i fratelli:
era l’ora nona della Parasceve.
Vittoria Rollé
(*) Nel Nuovo Testamento, in senso giudaico, il giorno di preparazione: il venerdì,
cioè, quando gli ebrei preparavano quanto era necessario per celebrare la festività
del sabato. Nel Vangelo di Giovanni (19, 14) la parola è riferita alla Pasqua, e
con questo significato questa è passata alla liturgia (feria sexta in parasceve,
il venerdì della Settimana Santa) - Dizionario Enciclopedico Treccani
- VETRINA LETTERARIA -
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