Poesie di Giuseppina Attolico
   Pagine: 37 
   Prezzo: 6,00 euro
   Tel.: 347 9543401
   E-mail: annamariafabio@tiscali.it

 

PROFILO DELL'AUTRICE

GIUSEPPINA ATTOLICO è nata a Bari il 15-4-1953. In questo ridente capoluogo pugliese affacciato sul mare, la poetessa trova tutte le emozioni di una donna semplice e l'ispirazione per i suoi versi. La passione per lo scrivere inizia negli anni Settanta, quando comincia a dedicarsi con pazienza e con amore alla poesia, ai racconti e alle favole, che nascono spontaneamente dal cuore. Raccoglie i suoi scritti in un quaderno personale nascosto in un cassetto, e quando l'ispirazione diventa più forte il suo desiderio di esprimere con la penna avvenimenti di vita quotidiana o pensieri dettati dalla fantasia e dai sentimenti, riesce a dare il meglio di sé. Questa capacità di esprimersi è un dono che rispecchia la sua bellezza interiore, che l'ha portata a ricevere premi e considerazioni attraverso la sua partecipazione ai concorsi letterari. Ha ricevuto il Diploma onorifico «Pioniere della Cultura Europea» e di merito culturale e il Diploma dell'UNICEF; inoltre è membro attivo dell'Azione Cattolica Italiana e del Centro Volontari della Sofferenza, dove aderisce con qualche composizione attraverso il giornalino «Cristo vera speranza» e negli incontri dedicati agli ammalati. Un'altra delle sue passioni è dipingere, ascoltare musica, e dedicarsi a lavori manuali e alla realizzazione di piccoli manufatti di carattere artigianale.


      Irene

      Dolce vellutato volto truccato fine, delicato,
      occhi richiusi ripieni di lacrime, volto della piccola
      Irene, dipinto a mano con gran volontà.
      Erede Irene dei miei immensi dolci, assurdi inventati
      ripieghi di un libro, aperto per far concorrere alla novità.
      Frammenti d’Irene agitata nella prima
      parola in conclusione. Il tempo di Irene
      per una sola necessità amare e dichiarare.
      Avere simpatia
      per il suo viso così bello, vivo.


      Il solaio

      Sono le piccole cose che si nascondono, i gingilli,
      i bambolotti, un orso, un pesce, un cuscino di seta
      un tappeto orientale, sembra questo solaio,
      annegato nel buio profondo di un silenzio senza fine.
      Uno stanzone riempito di cose inutili, passati
      da un giorno all’altro in un anno di corsa verso il tempo,
      che scopo avere e mai dare, per poi conservare
      nel mio solaio. Vorrei accarezzare ogni piccolo ricordo,
      scatola di cartone quadro da me riprodotto.
      È una gioia infinita è una ben nascosta serenità
      come ogni pensiero, grido di dolore, stimolo a sorridere
      un po’ verso un domani misterioso.


      Amaretti

      Assaggio per gustare d’anticipo nel mio piatto
      degli amaretti gustosi al palato, prima della festa vorrei
      preparare delle scodelle ripiene d’amaretti per gli ospiti;
      verranno dei cofanetti preparati con fiori dipinti
      aperti ovunque per avere una sola volta confezioni speciali.
      Ripeto nella mia mente che per i parenti
      si prepara tante prelibatezze nei momenti opportuni.
      Sono piccoli entrano a risucchio.


      Vocaboli

      L’unica a sapere come si vince
      per essere educati nella maniera possibile.
      Avendo a disposizione tanti vocaboli.
      A passo con i tempi consultarmi solo
      per rendere facile la mia vita piccola talvolta insicura.
      Ho a portata di mano tante pagine illustrate
      di città in conoscenza.
      Presentarsi in bell’aspetto nel saper parlare,
      discutere del pensiero.


    - VETRINA LETTERARIA -

     
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