Poesie di Federico Negro
   Pagine: 85
   Prezzo: 6,00 euro
   E-mail:
federico.negro@tiscali.it

 

PROFILO DELL'AUTORE

NEGRO FEDERICO, nato a Lecce il 14-09-1968. Vive e risiede a Surbo (LE), a pochi chilometri dalla città salentina. Il 9 maggio 2004 partecipa al «Premio Internazionale Agenda dei Poeti» con la poesia «Anima» ed è premiato con Grande Diploma e Medaglia aurea, che figura nell’edizione 2005 della prestigiosa «Agenda dei Poeti» della OTMA - Milano. L’anno successivo la poesia «Vagamente lontana» è inserita nell’«Agenda dei Poeti». Il 7 maggio 2006 partecipa con la poesia «L’incontenibile frustrazione» al «Premio Internazionale Agenda dei Poeti», assicurandosi il Grande Diploma e Medaglia aurea. Inoltre, va ricordato che nel giugno 2004 è stata pubblicata la poesia «L’oscura città» su «L’autodidatta». Dice di sé: «La passione per la poesia si è manifestata sin da quando ero ragazzo, ma soltanto pochi anni fa ho avuto quella capacità o sensazione di intuire che con essa potessi dare sfogo a quelle emozioni che altrimenti sarebbero rimaste nell’ombra». Aggiunge: «La poesia nel suo insieme può essere vista come testimonianza di un frutto che va sempre alimentato attraverso le parole dell’anima, e che nelle sue molteplici diversità coglie indivisibili percezioni». Infine, conclude col seguente pensiero: «Niente come la poesia può dare quei benefici che non sono visibili dal mondo esterno, ma senza i quali vivremmo in una civiltà oscura».


      L’incontenibile frustrazione

      L’incontenibile frustrazione
      Nel nostro quotidiano esistere
      È la morte.
      Indissolubile
      Eterna
      Inconfutabile.
      A volte mi accade
      Di sentirla
      Con voce stolta
      Nel silenzio assordante notturno.
      Il suo lento moto
      Che pian piano si adagia
      In un vertiginoso far nulla
      Diviene
      Essenza vibrante.
      Ma lei furba
      Si rende invisibile.
      Sembra una donna
      Che deve un ultimo bacio
      Al suo intrepido amante
      Per poi
      Rendergli omaggio
      A sua insaputa.
      Scioccamente incredula
      Di fronte
      Ad un’ultima chiamata
      La Dea Bendata ribadisce
      L’inconciliabile.
      E l’inquietudine
      Divampa
      Dirompente…
      L’anima scalfita
      Svanisce
      Nel buio celeste
      Con fievole lucentezza
      Animando
      Scolpiti silenzi.


      Simmetriche assenze

      Sguardi
      tornano
      da un remoto passato
      e lancette
      di un tempo inesploso
      lacerano
      sottili silenzi.
      Poi l’incancellabile
      riprende vigore
      in attesa
      di nuovi orizzonti
      quando una docile mano
      carpisce
      inespugnabili desideri.
      Svuotato
      incautamente ripreso
      la mia vita
      scivola via
      animandosi
      con simmetriche assenze.
      Inviolabili trascorsi
      rivivono
      immutabili sequenze
      in cui ognuno
      lascia dietro di sé
      inesprimibili racconti.
      E il cuore
      impietrito
      rielabora
      nostalgiche sentenze.


      L’indescrivibile

      L’indescrivibile
      poi
      il nulla
      senza appello.


      O mio pensiero

      O mio pensiero
      di animati risvolti
      di profumi
      e di volti

      tu
      indiscusso sentimento
      ritrovi
      te stesso
      nella proiezione
      del desiderio.

      O luce che brami
      riprendi splendore
      attraverso
      l’atteso equilibrio

      mentre voci piangenti
      risalgono in te
      e la leggerezza
      dei tempi andati

      si attenua.