Poesie
di Mahnaz Badihian
Pagine: 31
Prezzo: 8,00 euro
ISBN 978-88-6170-012-3
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PROFILO DELL'AUTRICE
Badihian Mahnaz è nata ad Isfahan in Iran, ma vive da trent’anni negli Stati
Uniti e cerca di conciliare nei suoi testi queste due diverse realtà culturali.
Dopo aver svolto per molti anni la professione di dentista, si dedica, ora, a
tempo pieno, all’attività letteraria, non solo scrivendo poesie e racconti, ma
anche curando traduzioni di scrittori contemporanei. Ha pubblicato quattro
raccolte di poesie, tre in pharsi ed una in inglese. Ha tradotto in pharsi i
testi del poeta cileno Pablo Neruda, a cui ha dedicato anche il volume (in corso
di pubblicazione): “Io vengo dalla Isla Negra”. Sta lavorando inoltre ad un
volume sul poeta americano Amiri Baraka. Ha creato nel 2006 la rivista on line
“Mahmag” che attualmente viene pubblicata in quattro lingue: italiano, inglese,
spagnolo e pharsi. |
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My dear when you pour on me
Your kisses,
Watch out!
You will drown in my tears!!
Mio caro, quando versi su di me
I tuoi baci,
Stai attento!
Annegherai nelle mie lacrime!
Today I can write my happiest poem
And I can enjoy birds, happy chirps
Seed by seed.
Even in this world which is a Small sad planet
Today every strand of my hair
Is wrapped in a poem. And the light
flashing in my eyes,
Brightens my hands,
Even in the darkness of these rushfull days.
Today, I read Neruda, and
sprouted in Isla Negra.
And I bloomed, walking over
the dry leaves across the Mississippi river .
Today I tasted Spanish wine
in Lorca’s poems, and I prayed
to poems of people in this world, and the
world’s music fixed a ruin in my heart
even in this world filled with the sounds of gunfire
Today I can recite
my happiest poem filled with trust
washed with peace and
covered in love.
But I am asking: what am I in love with
In this world filled with hate, anger and War?
Today I am pulling curtains down
in my heart’s chambers To stop
pretenders of love from entering.
Today I am fresh
And the cells in my body multiply One by one,
I am alive still and
Till the sun can rise
Poppies bloom in a season of womanhood
Even in the field with this many sad tulips crying
Today
My moon-light ridden face was polished
With the sands of Zayandeh rud and the algae.
Of Margarit river and the tides from
Thames river and I wrote my happiest poem,
Even where we are all alone in
This small sad planet of ours.
I am still in love
from the presence of the moon and the sun
And with the gaze of roses
Even in this bitterness of human conflict
Oggi posso scrivere
la mia poesia più felice
Oggi posso scrivere la mia poesia più felice
E posso godere degli uccelli, dei loro stridii felici
Seme dal seme.
Anche in questo mondo che è un Piccolo pianeta triste.
Oggi ogni filo dei miei capelli
È intrecciato a formare una poesia. E la luce
brillando nei miei occhi,
Illumina le mie mani,
Anche nell’oscurità di questi giorni agitati.
Oggi, ho letto Neruda ed ho germogliato ad Isla Negra.
Ed sono fiorita, camminando sopra
i terreni asciutti attraverso il fiume del Mississippi.
Oggi ho assaggiato il vino spagnolo
nelle poesie di Lorca ed ho invocato
la poesia della gente in questo mondo.
e la musica del mondo ha inciso una rovina nel mio cuore
anche in questo mondo riempito dai suoni dei colpi di arma di fuoco.
Oggi io posso recitare
la mia poesia più felice, colma di fede
lavata con la pace e immersa nell’amore.
Ma mi sto chiedendo: come posso essere ancora innamorata
In questo mondo pieno di avversione, di rabbia e di guerra?
Sto chiudendo gli accessi negli alloggiamenti del mio cuore
per impedire ai pretendenti dell’amore di entrare.
Sono vitale e le cellule nel mio corpo si moltiplicano
una dopo l’altra.
Sono ancora viva e, fino a quando il sole può sorgere,
I papaveri fioriscono nella stagione del womanhood
Anche con questo piangere nel campo di molti tulipani tristi.
Oggi il mio viso colpito dalla luce lunare è stata lucidato
Con le sabbie del fiume Zayandeh e con le alghe.
Del fiume Margarit e con le maree del fiume Tamigi
ed io ho scritto la mia poesia più felice.
Anche se noi dentro siamo soli
in questo nostro piccolo pianeta triste.
Sono ancora innamorata
per la presenza della luna e del sole
e per lo sguardo fisso delle rose
anche in questa amarezza del conflitto umano.
- VETRINA LETTERARIA -
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