Alchimia, pretesa dell’utopia
pensiero regresso di una
visualizzazione dell’inconscio.
Un iter flagellato da nudi piedi,
sanguina l’animo nell’incrocio.
Cocci di vetro,
fragile segmento.
Miriadi di frammenti ostruiscono
la fluida linfa.
Aneli alla cristallizzazione,
un morbido tappeto per il
riposo della mente.
Ero dagli altri invidiato
spero di non essere da te odiato
ero tanto benvoluto
adesso il tuo animo è muto
dammi un piccolo margine
e non scriverò più pagine
il tempo per dimenticare
e l’indirizzo da cancellare
nell’animo intenso sentimento
sarà presente ogni momento
vivrà silenzioso nel cuore
non porterà alcune rancore
sapendo di aver sbagliato
nell’allontanare l’essere amato
Effimero, chiudi gli occhi.
Crolla il castello dei sogni,
non vedi il fiume.
L’acqua assorbe la vita,
una girandola continua
nell’illusione della rinascita.
Una breve sosta di speranza,
ma non scende il ponte per l’aggancio.
Dell’anima che vive nel fondo del fiume
Tutto si dissolve nel perpetuo movimento.
- VETRINA LETTERARIA -
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