Poesie
di Giovanni Maria Gandolfi
Pagine: 55
Prezzo: 5,00 euro
  


 

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La vita è in sé motivo di riflessione da cui prendere spunto: la gioia, il dolore, il vivere e il morire con quanto racchiude.
Ritengo che poeti lo siamo un po’ tutti, basta trovare il tempo di soffermarsi a leggere quanto viene alla luce nel nostro vissuto.
I travagli interiori
La sete del bello
Il futuro che cresce
L’avviarsi alla fine...
... e in questo modo di affrontare la vita si forgia il pensiero che si racconta.
Scrivo per condividere sentimenti e pensieri usando un linguaggio che mi è congeniale seppure in modo un po’ artigianale.
Non possiedo una storia da esperto della parola, il mio campo professionale è ben diverso ma credo fermamente che ognuno abbia in sé gli strumenti, se solo lo desidera, per raccontare ciò che sente.

Colui che scrive nasce 53 anni fa nella frazione Cantelli della provincia lecchese, vive a Lecco con la famiglia, composta da moglie e tre figli.


      Anima stanca
      Ti prendo tra le mani
      anima spossata
      perché t’innalzi in cielo
      a ritrovar l’essenza... 
      
      t’inoltri dentro la bufera
      cavalchi sopra l’onda
      e ti pieghi come fronda
      per sentirti avvolgere da vita
      
      Non puoi restare amorfa
      sii tuono che rimbomba
      fiamma che divampa
      
      ... si schiude la speranza
      
      Per ritornare a vita
      non puoi restar serrata

      Silenzioso ascolto
      Ti sono seduto accanto, figlio
      e avverto il tuo silenzio denso
      quel gesto di spezzar la recinzione
      
      Attendi che allunghi un braccio
      ma lo senti un cedimento
      vuoi abbattere da te il nemico che ti chiude
      
      Mi farò silenzio e sarò al tuo fianco
      mi farò abitare da uno spazio vuoto
      ... sarà un abitat sicuro
      
      Ti darò quello che cerchi
      nell’utopia del vivere i gesti quotidiani
      nella meraviglia di abitare appieno 
      quel nome che distingue la tua vita

      Dimmi dove sei
      Il suono della tua voce
      scorre sulla mia pelle
      come polpastrelli duttili
      e causa... un brivido che sale
      
      L’eco che risuona nelle membra
      fluisce come un’onda 
      che si espande sulla schiena
      
      Dipingi sul tuo viso
      quel che avverti nell’essenza
      poiché non ci sono parole a sufficienza, 
      ... e ti segua là dove tu sei
      
      Voglio essere con te
      guizzo di fiamma 
      che travalica il confine
      così grande eppur sottile
      che divide
      
      ... e lasciarmi andare
      a legger tra le tue pieghe
      quel sentirmi a casa nuovamente

    - VETRINA LETTERARIA -

     
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