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Sulla tela della mia vita, m’ingegno
a decifrar ogni segno
vergato dagli anni,
scolpito dai soliti affanni:
vedo come tanti graffiti
dal tempo anneriti
o, a volte, sbiaditi
dove la tela è più sfilacciata
e nessuno l’ha rattoppata.
Ci sono colori che vibrano allegri,
impronte di giorni sereni.
Macchie scure e fili strappati:
tracce dei brutti momenti passati.
Affiora a fatica sul telo graffiato,
eppure è un disegno bene ordinato:
ecco il progetto sottilmente abbozzato
della vita che ho sempre amato.
Mi ricordo
il gusto dei pesciolini di liquirizia
(un pescetto, una lira)
e il campanello del gelataio
che arrivava col suo carrettino.
Ricordo l’umile anellino,
sorpresa nell’uovo di Pasqua;
le scorribande sull’albero di ciliegie
dopo la funzione del mese mariano,
e gli strilli nella felice sera estiva rincorrendo le lucciole.
Rivedo le mani candide di mia madre
che impastano focacce,gnocchi e ravioli
nella cucina con il fornello a carbone.
Rivedo la moneta lasciata dal “topino”
al posto del mio perduto dentino.
E mi par di sentire ancora la storia dei capretti
sorpresi dal lupo della favola,
raccontata per l’ennesima volta.
Ricordo il gioco dei tappi effigiati con i ciclisti
e spinti da un colpetto delle dita
lungo il percorso di un fantomatico “giro d’Italia”.
Erano gli anni dei pantaloni corti,
delle ginocchia sempre sbucciate
e dei capelli tagliati “all’Umberta”.
A Genova passavano i tram sulle rotaie…
Tanti ricordi come anelli di una collana infinita,
con l’infanzia ormai smarrita.
Ti ho visto, da bambino, terrazzare
la breve terra ligure da coltivare.
Pietre scelte ad una ad una, senza difetto
caricate in spalla nella capiente cesta (la “corba”, in dialetto).
Intelligenza ed arte per sapere
quale pietra, dove e come si deve sistemare,
qualcuna va scheggiata
oppure ridimensionata
e col filo a piombo bisogna misurare
finché pietra su pietra, senza cemento,
il muretto comincia a sorgere per arginare
il terreno, che non ardisca franare
a tradimento.
Muretti a secco lungo la stradina:
capolavori dell’architettura contadina!
- VETRINA LETTERARIA -
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