Poesie
di Caterina Abbate
Pagine: 96
Prezzo: 12,00 euro
ISBN 978-88-6170-055-0
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Prefazione di Giuseppina
Ranalli La poesia è il mezzo più appropriato per
rendersi consapevoli delle tante sfaccettature della vita, è una visione unica,
inedita, che incredibilmente abbraccia le esperienze di tutti. La poesia in
sostanza è vita, e Caterina Abbate in questa delicata raccolta che ha voluto
intitolare "Emozioni", ci racconta la sua esperienza di donna, di madre, di
figlia, attraverso le emozioni che gli eventi hanno fatto crescere in lei. Una
preziosa testimonianza arricchita dall’unico racconto presente nel libro "Mio
papà, la guerra e Terinò", storia vera, ambientata nel 1942 in Sicilia, un
periodo difficile per tutti, di guerra, di stenti, di sopravvivenza, intrisa di
affetto per la sua famiglia, trasformato dal ricordo in un tempo sofferto ma
caldo di amore e di avvolgente protezione, che per tutta la vita ha accompagnato
l’autrice, e accompagna ogni uomo, conservando in noi quell’eterno bisogno
bambino di affetto.
Lo stile semplice e diretto che ci unisce alla visione di Caterina Abbate,
contribuisce ad addizionare di messaggi universali ogni suo componimento, come
"Il sorriso nel cuore" dove "l’amore dell’essere umano / che accoglie / con un
sorriso la vita, / e le sue disavventure" esprime l’importanza del valore del
sorriso, che sa, anzi deve accogliere il dolore per meglio assorbirlo. Ne
"Il silenzio e la neve" l’autrice ci mostra il suo cuore di donna "ubriaca
d’amore / naufrago /prepotentemente / viva." Anche qui l’emozione è
perfettamente iden-tificabile con quella di tutte le donne innamorate. Che dire
poi di "La casalinga" dove con la semplicità del pensiero che fluisce limpido e
sincero, esprime la scontentezza della donna che trascorsa la vita quasi
completamente al servizio della famiglia, si spinge alla ricerca di uno spazio
veramente suo.
Non potevano mancare poesie dedicate alla sua terra "Mare della mia terra"
dedicata alla figura del pescatore, o "La mia Sicilia" dove "Il dolore delle
vedove / accompagna il dolore di una vita; / mentre il mare canta la canzone /
della speranza / la terra trema.", un aspetto dicotomico che la sensibilità di
Caterina Abbate coglie con questa metafora straordinaria, che rispecchia la
conflittuale convivenza interiore dell’uomo della sofferenza e della speranza.
Ma le sue radici sono meglio espresse in "Na cicaredda ri latte" o meglio "Una
tazzolina di latte" dove anche qui emerge la nostalgia dell’infanzia, dei sapori
e delle tradizioni, ma anche un pizzico di polemica e di dispiacere nei
confronti di questo tempo di consumismo sfrenato che rischia di non lasciare nei
ricordi dei nostri giovani, traccia del loro passato sensoriale.
Cambiando argomento, in "Diario" l’autrice sottolinea l’importanza di questo
quaderno speciale dove, dice, "riaffiorano momenti importanti / che negli anni
ti ho confidato." E infatti il diario ha lo scopo di raccogliere la nostra
memoria per ritrovare l’emozione delle tappe importanti della vita e per donare
al tempo la nostra identità. Proprio il tema del ricordo, della nostalgia, del
passato, ritorna spesso nella poesia di Caterina Abbate, quasi un invito della
poetessa a riflettere sull’importanza della memoria della nostra vita sulla
quale poggia il presente.
Un libro da leggere prima tutto in un fiato e poi da rileggere goccia a goccia,
una poesia al giorno, per scoprirne i segreti, i messaggi, le riflessioni
nascoste. I poeti sono così, nella semplicità dello stile talvolta si nascondono
e tocca a noi scoprirli per scoprirci.
Ogni poesia meriterebbe di essere approfondita, lo spazio non lo permette, ma
ancora due parole per sottolineare i brani dedicati ai suoi figli "Fili
aggrovigliati", "Angela" e alle sue nipotine "Sofia e nonna Cate" e "Stefania"
dove la densità dell’amore di Caterina Abbate mamma e nonna, arriva a
commuoverci. Ma non mancano le poesie a sfondo sociale, il tema della terza età,
dell’amicizia, e una preghiera "Brano di pace" con la quale concludo "SIGNORE /
facci sentire dalla tua voce / una canzone che ci parli d’amore / [...] / il
mondo intero grida speranza / SPERANZA DI PACE /…". |