Occhi di cielo
tracciasti un respiro in me
tra le fiamme del sole
ricordo che si apre
Dalla porta pesante
custode del tuo mistero
si scorgeva un filo
un velo di color rosa
che si espandeva nell’aria
C’erano fiori nel tuo giardino
e uno raro che nasceva
solo al tuo pensiero
passione di lei
profumo di due bocche che si baciano
Seduto su una roccia
tra il buio della notte
con il suo volto candido
illuminavi il cielo
petali fra le mani
immaginavi come a sfiorare il suo corpo
e dolce diveniva
e si trasformava il tutto
Ritorno al tuo portone
di antico castello
Rifugio e culla
dell’anima mia
Tu rimani per me
bosco di selvaggi odorosi profumi
arbusto delicato fra le braccia
e possente albero a cui stringermi all’alba
come al tramonto
come alla prima luna della notte.
Spine tra i capelli stanotte
a raccogliere pensieri
sfiorati da un boccio
sui margini socchiusi
di due palpebre
di due labbra
Incendio che nasce dal tramonto
infuoca il tuo cuore
e ritorni stella di notte.
Un filo d’oro sfumava
i contorni di una nuvola
dal cielo di luce
di un sogno
mai avverato e sempre immaginato
Afferrato solo in un breve attimo
del tuo sorriso
spuntato da una lacrima senza voce
muta al tuo parlare
al tuo chiedere
al tuo pensare.
- VETRINA LETTERARIA -
HOME PAGE
|