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I miei sogni,mai realtà,
persi nell’ambiguità dei tempi,
certezza di fuggire,mai doma,
nascosta nel petto,da sempre.
I sogni,sempre pronti a partire,
portati in giro per il mondo,
dalle fantasie della fuga.
Confuso ,girava senza sosta,
incespicando nei passaggi.
Una vita fatta di niente,
senza riflessi,senza illusione,
smarrita nel tempo,lungo
le pareti della memoria,
con sogno di giornate
piene di sole e nottate celesti
fuori la porta della mia casa.
È lungo il tempo,fuori
dalla finestra bagnata
da una pioggia ostinata
e fredda,guardi impaziente
in un pomeriggio d’inverno,
il tardo arrivo di primavera
piena di nostalgici rimandi.
L’alluvione dei ricordi
ti travolge,sfumanti nella mente,
ma ti abitano il cuore.
Nei meandri bui del museo
della malinconia incontri
la vetta delle lontananze,
il tormento di una nostalgia
e ti accodi,mesto,a tutti
i funerali che vedi e celi
brandelli umidi di tanti
ricordi lontani,ora presenti.
Senti passare lento il tempo.
Ma c’è sempre il sole,oltre
l’ultima nuvola che passa.
ed allora volano i giorni,e
anche gli anni,pure quando
certi pomeriggi non passano mai.
il passato che ti riacciuffa.
Speranza del domani,
donare,all’ingrato mondo,
la fiducia,unica amica
che rimanga tra le gente
e suo sia dono amico.
Sono solo un sognatore,
la fantasia è la mia vita,
la certezza di cambiare
questa vita non morirà,
per donarle un bel colore
gaio,pieno di sapore,rosso.
- VETRINA LETTERARIA -
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